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Perdona il passato e celebra i tuoi cari: ecco l'Holi Festival🎨

Questa settimana celebriamo l’Holi Festival!

Diversi secoli prima della venuta di Cristo, in India già si inneggiava all’arrivo della primavera e alla vittoria del bene sul male. E non solo: L’Holi Festival è conosciuta anche come la festa dei colori, dell’amore, dell’uguaglianza, della fratellanza e della rinascita. Una festa dalle origini induiste che, degna del suo significato, sa riunire anche fedeli di altre religioni.

Non ha una data precisa ogni anno, perché legata alle fasi lunari: se volete parteciparvi, informatevi bene sulla sua ricorrenza!

Inoltre, i festeggiamenti possono durare anche cinque giorni: tutto ha inizio la notte prima di Holi, con un Holika Dahan (ossia il Rogo di Holika), quando i fedeli si radunano intorno a un falò e pregano che il loro male interiore venga distrutto nel modo in cui Holika, da cui deriva la parola “Holi”, bruciò e morì nel fuoco.

La leggenda narra che il re demone Hiranyakashipu pretese la totale devozione di tutti i suoi sudditi, ma suo figlio Prahlad rimase fermo nella sua fede per Vishnu. Il re chiese allora a sua sorella Holika di uccidere Prahlad, ed ella, convinta di essere immune alle fiamme grazie ad un patto suggellato con Brahma, si gettò in un falò col nipote fra le braccia. Ma il suo potere non poteva essere usato per far del male ad altri, e la fede incrollabile di Prahlad convinse Vishnu a proteggerlo dalle fiamme. Così a bruciare fu la demonessa Holika, incarnazione della tendenza umana a commettere errori.

Il fuoco divenne così un simbolo di purificazione dal peso degli errori commessi, per entrare nella stagione della rinascita con l’animo più leggero e la speranza di diventare migliori.

La mattina successiva si celebra Rangwali Holi, la festa dei colori aperta a tutti, in cui le persone si imbrattano a vicenda con pistole e palloncini pieni d’acqua per giocare a colorarsi a vicenda. Chiunque, amici, turisti, ricchi e poveri, uomini e donne, bambini e anziani partecipano a questa giocosa lotta con i colori che si svolge nelle strade, nei parchi, all’esterno dei templi e degli edifici. I gruppi portano tamburi e altri strumenti musicali, andando da un posto all’altro, cantando e ballando. Amici e nemici si riuniscono per lanciarsi addosso polveri colorate, ridere, spettegolare e condividere prelibatezze. La sera, le persone si travestono e fanno visita ad amici e parenti.

È il giorno per porre fine ai conflitti, un giorno per dimenticare e perdonare. Holi segna anche l’inizio della primavera, un’occasione per godersi il cambiamento delle stagioni e stringere nuove amicizie.

Lanciarsi la polvere colorata, Gulal in hindi, non è solo un divertimento per grandi e piccoli: un’altra leggenda racconta la storia del giovane dio Krishna, innamorato della bellissima Radha dalla pelle chiara. Lui, che aveva la pelle di un blu scuro, temeva che Radha non avrebbe ricambiato il suo amore. La madre di Krishna, Yashoda, stanca della sua disperazione, gli suggerì di avvicinarsi a Radha e di chiederle di colorargli il viso di qualsiasi colore volesse. Radha lo fece, e da quel momento furono una coppia.

La pelle cosparsa di Gulal annulla tutte le differenze e questo gioco colorato diviene un gesto d’amore, di fratellanza universale e di uguaglianza.

Quindi... se mai vi troverete in India, non provate a scappare😉, lasciatevi catapultare nella mischia! Entrate in questa tavolozza di colori, cultura e amore... non ve ne pentirete! Chissà, magari sarete voi stessi in grado di superare problemi passati, oltre che riconoscere le vostre fortune e celebrarle.

Mi raccomando siate attenti al colore predominante che vi rimarrà addosso, anche questo simboleggerà il vostro imminente futuro. Se aveste dubbi... scriveteci! 🙏

Il Nostro Namastemood
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