Il Festival delle Luci: Diwali
Mentre noi viviamo questi primi giorni d’autunno, con cieli grigi e un briciolo di malinconia, in India le città e i villaggi vengono illuminati da una speciale festa lunga cinque giorni, famosa con il nome di Diwali o Festival della Luce.
Si tratta di una celebrazione della vittoria della luce sulla tenebra, della sapienza sull’ignoranza, del Bene sul Male.
Il primo giorno è all’insegna dei preparativi: la casa viene pulita in ogni angolo, le decorazioni e le lampade vengono appese, e i regali ultimati e impacchettati, affinché il secondo giorno si possa riposare.
La magia si accende il terzo giorno, quando tutti indossano i loro abiti migliori per far visita ai templi dedicati a Lakshmi, dea dell’abbondanza e della fortuna. Ed ecco, quando il tramonto accoglie una notte scura di luna nuova, le candele vengono accese, le lampade si illuminano e i fuochi d’artificio rischiarano il cielo. Si chiude così l’anno induista, e il Capodanno viene festeggiato intorno a grandi tavolate, con amici e parenti, scambiandosi regali e coccolandosi con abiti nuovi.
Dopo questa grande euforia, il quinto giorno porta con sé la giusta serenità per accingersi alla preghiera, alle cerimonie religiose e alla condivisione.
Come probabilmente saprete, l’India è un amalgama di culture, leggende e tradizioni.
Diwali però è una ricorrenza comune alle varie correnti, e per questo motivo i racconti e le divinità ricordate nel corso di questi cinque giorni sono numerosi.
- Nell'India settentrionale si celebra la storia del ritorno di Re Rama a Ayodhya dopo aver sconfitto l’antagonista Ravana, illuminando righe di lampade di argilla.
- L'India meridionale lo celebra come il giorno in cui il Signore Krishna sconfisse il demone Narakasura.
- Nell'India occidentale il festival segna il giorno in cui Lord Vishnu, il Preservatore (uno dei membri principali della trinità indù) mandò il demone Bali a dominare il mondo inferiore.
Nonostante però la differenziazione geografica, il fulcro del festival è lo stesso per tutti coloro che ne prendono parte: la vittoria del bene sul male.
Ne è un esempio il trionfo di Rama (incarnazione terrena di Vishnu) sul demone Ravana che aveva rapito la bellissima Sita, moglie dell’eroe, e il suo ritorno a casa. Le numerose lanterne di terracotta illuminano la strada dei due coniugi e celebrano la vittoria del Bene.
In questo periodo cade anche il compleanno della dea Lakshmi. Le finestre sono lasciate aperte e fiori di loto, il trono preferito della dea, vengono disegnati con farina di riso, fiori secchi o sabbia sui pavimenti, per invitarla ad entrare e a lasciare un augurio di prosperità e abbondanza.
Altra divinità ricordata è Yama, Signore della Morte, che conquistò il dominio sulle anime trapassate perché fu il primo uomo sulla terra e dunque il primo a morire. Nella visione induista, la morte non è un momento di sola tristezza, dovuta all’addio della persona cara, ma è vista come una tappa nel viaggio dell’anima, occasione di festeggiare un nuovo inizio. E la luce tornerà a brillare e a vincere sul buio.
Il regalo è un gesto fondamentale, che ricorda l’affetto e la cura dedicata alle persone più care, e richiama inoltre la generosità del re demone Bali, che sebbene fu conquistatore di mondi, visse in virtù e sapienza e riconoscendo la sua sconfitta di fronte a Vishnu, si guadagnò grandi ricompense.
Come portare una simile gioia nelle nostre case? Per rallegrare il nostro autunno, basterà, nel nostro piccolo, pulire e rischiarare un angolo di casa, aggiungere qualche candela o un’allegra lanterna, aprire le finestre e condividere il nostro sorriso con le persone amate. Magari donando loro un capo nuovo, un piccolo gioiello, e un caldo abbraccio!
E voi, come festeggerete Diwali?
Fatecelo sapere!
In molti ci avete scritto di sapere cosa significa cadere nelle tenebre.
Depressioni, tristezza, vuoto (non avere una ragione per alzarsi al mattino).
Per altri significa dolore e sofferenza per un lutto, un tradimento, una grande delusione, una svolta negativa e improvvisa, un problema fisico e debilitante.
Quando vediamo tutto nero, non riusciamo neanche più a vedere quello che di bello ci circonda e, nonostante le difficoltà, credeteci, qualcosa di bello c'è sempre! Ma quando ci guardiamo dentro e sprofondiamo nel buio, non troviamo il fuoco che un tempo ci animava.
La luce è simbolo del bene, di energia, gioia e positività.
È il sole, il calore, la sicurezza. Ci consente di ritrovare la strada giusta e porci nuovi obiettivi. È chiarezza e senso. E' rassicurazione contrapposta al caos dell'oscurità.
Una delle cose più preziose che si possa augurare a un’altra persona è di RICEVERE-GODERE-DONARE tanta luce.
E proprio come la festività del Diwali ci insegna, noi la auguriamo a voi, ai nostri amici indiani e a noi.
Buona LUCE NUOVA ❤️
TEAM NAMASTEMOOD